
Gravidanza e vita intrauterina
11.02.2013 15:08La placenta è un organo che appartiene sia alla madre che al figlio ed è l’unico organo del corpo che si butta via. Attraverso alcuni studi, si sa che nelle ultime settimane della gestazione il feto mantiene in esercizio tutti i muscoli di cui avrà bisogno dopo la nascita, infatti, il feto nelle ultime settimane è regolarmente impegnato in esercizi di respirazione, naturalmente non c’è aria da respirare perché è circondato da liquido, si sta solo esercitando. Se la madre fuma troppo, smette di respirare come risposta paradossale alla carenza di ossigeno. Alcuni scienziati affermano che questa risposta si possa erroneamente riproporre quando il neonato dorma in una stanza arieggiata male o abbia il naso chiuso o che si trovi con la faccia in giù sul cuscino provocando la terribile sindrome della “morte nella culla”. La placenta durante i nove mesi di gravidanza funziona per il feto come polmone, come apparato digerente e come rene. Un’altra cosa chiara è che il cervello fetale è sempre in movimento, è sempre al lavoro. All’ecografia appare chiaramente visibile qualcosa che assomiglia ai movimenti oculari rapidi (REM), tipici delle fasi del sonno in cui sogniamo. La comparsa di questi movimenti sembra indicare che egli è consapevole del mondo esterno e che suoni, modificazioni nell’alimentazione, traumi, movimenti, luci potrebbero fornirgli materiale per sognare. Alcuni bambini nascono sottopeso o con un ritardo di crescita ma ciò non deve allarmare perché il neonato può recuperare molto rapidamente purché il suo cervello sia stato adeguatamente nutrito durante la vita intrauterina e quindi la madre non abbia fatto uso sconsiderato di fumo e alcool.
Tratto dal libro “Un tempo per nascere” di Peter W. Nathanielsz
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